The Informers
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Following the abusive relationship displayed in the cult film 9 1/2 weeks, its not surprising Mickey Rourke and Kim Basinger have not been seen together onscreen since.
It's been 23 years since the strange, psychological and occasionally sado-machoistic love-story between Mickey's John and Kim's Elizabeth played out on cinema screens, leaving the world to wonder what happened in week 10.
But a smooch and a cuddle at a Los Angeles premier last night showed all was forgiven between the veteran actors.
Despite age taking its natural toll on the actors, both looked on glowing form as they attended the first showing of The Informers, where their characters intertwine with a host of other stars including, Billy Bob Thornton and Winona Ryder, in the 1980s.
Rourke pulled together a stylish combination of orange-checkered suit-jacket with a patterned black tie and shirt, shades and slicked-back hair, while Kim pulled off an elegant trouser suit and beach-blonde hair.
It's certainly been a good year for Mickey Rourke, who after years in the Hollywood wilderness, made a stunning come back in last year's The Wrestler - where he narrowly missed out on an Oscar - and he has no less than eight films in production for next year.
Meanwhile Kim has kept up a steady career, although little has beat her stand-out performance in 1997's L.A. Confidential.
But it was 1986's saucy, outrageous 9 1/2 Weeks which put them on the Hollywood radar. The film followed Mickey's character as he slowly dragged Kim into a destructive downward spiral of sexual exploitation and dominance.
There was a critically-panned sequel in 1997, which saw Mickey return, but not Kim.
New film The Informers follows the Hollywood exploits of the 'top and the bottom' of Hollywood society.  It follows seven characters - from movie executives and rock stars to a voyeuristic doorman and an ex-con - over the course of a week.
Welsh actor Rhys Ifans also takes on a leading role in the film. He has also just finished filming Mr Nice, based on the life story of cannabis-smoker Howard Marks, and The Boat That Rocked, Richard Curtis' latest romcom which has received mixed reviews.
THE DAILY MAIL


A 23 anni di distanza dal film cult “9 settimane e mezzo” Mickey Rourke e Kim Basinger tornano a recitare insieme nel film “The Informers”, del regista Gregor Jordan. Il film, che negli Stati Uniti uscirà il 24 aprile, è tratto da “Acqua dal sole”, una raccolta di racconti di Bret Easton Ellis. Mickey Rourke interpreta un criminale che rapisce un bambino, mentre Kim Basinger una moglie infelice tradita dal marito. Nel cast, oltre alle due star acclamate soprattutto negli anni Ottanta, saranno presenti anche Billy Bob Thornton e Wynona Ryder. Scettici i produttori del film, che in un primo momento verrà passato in piccole sale cinematografiche, per poi, a seconda dei risultati, essere presentato in grande stile Hollywoodiano, con una maxi campagna pubblicitaria.
BLITZQUOTIDIANO
Mi accade quasi sempre di scegliere ritratti di donne tor­mentate, segnate da qualche segreta in­felicità e inquietudine. Tutta la mia car­riera è stata definita da questi personag­gi e l’ultimo non si discosta da essi» di­ce Kim Basinger. L’attrice sarà presto sugli schermi in The Informers, un film già molto discus­so, proiettato in prima mondiale al Sun­dance, dove ha diviso con aspre reazio­ni critica e pubblico. Il copione è tratto dai racconti di «Acqua dal sole» di Bret Easton Ellis che spesso ha raccontato la Hollywood degli eccessi. Puntualizza lo scrittore, autore anche della sceneggiatura: «The informers era e resta la mia opera più personale, mol­to più di Meno di zero o degli yuppies di American Psycho. Andavo e venivo dal mio college nel Ver­mont a Los Angeles quando ho scritto le storie dei miei ami­ci e dei loro genitori nel libro, poi pubbli­cato solo nel 1994. Il ruolo di Kim Basin­ger, Laura, sposata a un mogul di Hol­lywood, offre il ri­tratto delle dispera­zioni e solitudini che si nascondono dietro lo smalto e il lusso di Los Ange­les ».


Nel cast c’è anche Mickey Rourke, ma la Basinger e il suo partner in Nove settimane e ½ non si sono mai incontra­ti sul set. Nel film corale ci sono tanti personaggi diversi, collegati dal gla­mour e dal fango di quegli anni Ottanta (per l’esattezza il film è ambientato nel 1983) che avevano visto i due attori al top del successo. Kim osserva: «Ho creduto nel film an­che se la prima lettura del copione mi aveva spaventata per la crudezza dei te­mi. E gli anni di Reagan nel film diventa­no quasi una metafora degli eccessi del­l’ultimo periodo Bush». Nel film Laura è una donna che si è separata dal mari­to, per i tanti tradimenti dell’uomo. «Aveva cercato di dare quello che pote­va ai figli viziati — spiega la Basinger— Quando accetta il ritorno a casa del ma­rito e prova a ricostruire una famiglia, crede di poter ricominciare. La parabo­la del matrimonio si conclude male. Al­trettanto tragicamente Laura aveva cer­cato distrazioni con uno dei tanti gigolò che popolano le quinte di Hollywood. Mi aspetto censure, ma ogni scena forte è motivata e considero il film un raccon­to morale».

Tra le attrici della sua generazione, Kim è la più misteriosa e coraggiosa nel­la scelta di film complessi. Le ha procu­rato un Oscar il personaggio della tor­mentata Lynn Bracken in L.A. Confiden­tial. A dicembre compirà 56 anni e di recente è stata interprete del ruolo di una dolente madre in The door in the floor dal libro di John Irving e in The Burning Plain di Arriaga. «E’ la più brava», osserva Gregor Jor­dan, il regista di The Informers, che ha voluto nel cast anche Billy Bob Thorn­ton nel ruolo del produttore William Sloan, sposato con Laura e amante di una nevrotica giornalista televisiva, in­terpretata da Winona Ryder. Brad Ren­fro, l’attore morto nel 2008 per over­dose, ha un ruolo al fianco di Rourke. Jordan ha poi affidato il ritratto di una gioventù senza freni a tanti attori e attrici rampanti, tutti rispondenti agli stilemi dei belli e perduti della letteratu­ra alta e bassa su Hollywood. Bret Ea­ston Ellis si è difeso al Sundance e ripe­te: «Sono nato a Los Angeles e qui sono ritornato a vivere da diversi anni, con gli occhi della mia età di mezzo, da quarantenne senza innocen­za. Per le metropoli privilegia­te di ieri è l’ora della resa dei conti, vista la bancarotta mo­rale e finanziaria di tanti che si sono cullati nell’edonismo. Una certa cultura americana (quella secondo la quale avere molto significava sempre non avere abbastanza) sembra esse­re in via di trasformazione, ma resta eguale a se stessa nelle sue illusioni». Osserva Kim: «Nella Los Ange­les piena di persone senza lavoro e di studios che cancellano film e par­ty è arduo condividere il lussuoso di­simpegno dei protagonisti di The Infor­mers: denaro, cocaina, limousine, don­ne che passano le loro giornate nude o a letto con qualcuno, ragazzi che hanno come unico problema prendere il sole a Malibu, vestirsi come modelli e ottene­re dalle loro scombinate famiglie le chiavi di una lussuosa penthouse. The Informers è, però e dal mio punto di vi­sta, anche un film sui rapporti genito­ri/ figli e considero quanto mai attuali i temi dell’ossessione per la bellezza e la giovinezza, di esperienze erotiche che, come in Nove settimane e ½ , girato sempre negli anni Ottanta, non danno né maturità né libertà».

Osserva: «Seguo mia figlia Ireland, anteponendola a ogni impegno. Non mi sono rifiutata di accompagnarla, a esempio, anche alla prima di Twili­ght. La gioventù di oggi è sì vampire­sca per molte cose, ma più critica e consapevole di quella degli anni Ot­tanta. So quanta verità ci sia nei ri­tratti di Bret Easton Ellis». Racconta il regista Jordan: «Nel film il personaggio del ragazzo che lavora in un hotel è uno dei tanti esempi di questa realtà: il giovane vive solo di riflesso il mondo che vuole conquistare. La sua moralità è sempre messa a ri­schio dal desiderio di avere quello che vede intorno. Tutto questo si ripete senza sosta a Los Angeles».
LA STAMPA


Graham (Jon Foster) and Martin (Austin Nichols) are sitting in a Porsche parked in the hills overlooking Los Angeles. Graham is doing a lot of coke. Martin has been doing Graham’s mom, and also Graham’s girlfriend, Christie (Amber Heard), and also — as he points out just in case we were having trouble identifying the naked blond bodies piling up in various beds — Graham. But such doings are not on Graham’s mind. He is in a moral crisis: “I want someone to tell me what’s good. And I want someone to tell me what’s bad.” He goes on to ask what happens if there’s no one around to tell you what’s good and what’s bad.

The InformersAPRIL 24, 2009
Mickey Rourke in “The Informers,” a film showing at Sundance that was adapted from a book of Bret Easton Ellis stories.‘The Informers’: A Taste of the Flush and Flashy ’80s at SundanceJAN. 12, 2009
One thing that happens is a movie like “The Informers,” of which Graham and Martin are but two of a dozen or so principal inhabitants. They are neither the most messed up nor the least interesting characters to surface in Gregor Jordan’s puzzling and tedious adaptation of Bret Easton Ellis’s book of short stories. But these two golden boys, like everyone else in this wasteland of privilege and hedonism — “Los Angeles, 1983,” we’re told, in case we were having trouble placing the palm trees, the asymmetrical top-heavy haircuts and the post-punk soundtrack — are not so much characters as symbols of, well, of some pretty bad stuff.

Billy Bob Thornton and Kim Basinger in “The Informers,” directed by Gregor Jordan. Credit Van Redin/Senator Entertainment
The corruption of innocence? The death of feeling? The bad vibes of a decade whose emblems (other than the haircuts and the music) are Ronald Reagan and AIDS? Yes, all of that. And some other stuff I probably forgot about. But so did they.

The entitled young in this world favor cocaine, cigarettes and group sex. Their parents prefer alcohol, prescription medicines and adultery. The children regard the parents with icy contempt. Occasionally a flicker of guilt passes over a parental face, but it just may be that the parents are being played by seasoned actors, many with careers going back to the ’80s, and so can sometimes inject a grain or two of nuance into the glazed, dazed, dull surface of the film.

Kim Basinger is in it, playing Graham’s mom. Also Billy Bob Thornton (as her husband, a movie-studio bigwig), Winona Ryder (as his mistress, a television newscaster), Chris Isaak and, alarmingly if also amusingly, Mickey Rourke. Mr. Rourke plays one of the few nonwealthy people in “The Informers.” He drives a van, sports some strange facial hair and kidnaps a child.

Why? For the same reason that a hyperbolically drugged-out rock star (Mel Raido) punches a sweet-faced groupie from Nebraska. To shock us with our inability to feel especially shocked by anything. In Mr. Ellis’s book — not one of his best, but not without interest — the numb plainness of the prose at times achieves a morose clarity, and the deadpan, brain-dead dialogue is tweaked with satire. Nearly every time Mr. Jordan, working from a script by Mr. Ellis and Nicholas Jarecki, tries for similar effects, he goes badly awry, so that you snicker when the movie is trying to be poignant and groan when it aims to make a joke.
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From an opening scene that looks, intriguingly enough, like a Billy Idol video shot by Antonioni, “The Informers” moves through a few rounds of passionless coupling and passive-aggressive conversation, never provoking a reaction more intense than mild irritation or moderate boredom. The performances run the gamut from twitchy to catatonic, and the stoned stiffness of the actors seems to have less to do with the affectlessness of the characters than with their own confusion.
NYTIMES

Mickey Rourke and Kim Basinger were back together again last night on the red carpet for their latest movie The Informers.
Mickey Rourke and Kim Basinger were back together again last night on the red carpet for their latest movie The Informers.
The pair last starred together in the saucy 1986 movie Nine And A Half Weeks - but seemed to lapse back into the same body language straight away.
Twenty-three years later at the Los Angeles premiere of their new film, Mickey certainly looks different but Kim still scrubs up pretty well compared with the snap below from yesteryear.
The Informers meanwhile opens here in the UK on May 1
THE MIRROR

Era il lontano 1986 quando, dietro una tenda, una sensuale Kim Basinger improvvisava, davanti agli occhi di Mickey Rourke, uno spogliarello che poi è entrato nella storia del cinema. Oggi, ventitré anni dopo quei giochi di provocazione ed erotismo in "Nove settimane e 1/2", le due star tornano sul grande schermo in "The Informers", il nuovo thriller di Gregor Jordan tratto dai racconti "Acqua dal sole" di Bret Easton Ellis.
Pur non avendo scene in comune, le strade dei due attori tornano a incrociarsi, proprio in un film che racconta gli eccessi di quegli anni Ottanta di cui sono stati protagonisti. La pellicola è ambientata nella Los Angeles del 1980 ed è divisa in sette storie che ripercorrono la vita di alcuni personaggi fuori dai canoni, i cui destini finiranno inevitabilmente per intrecciarsi. Si va dalle vicende del produttore William Sloan, sposato all'infelice Laura (Kim Basinger) e amante di una fragile giornalista televisiva, agli eccessi del figlio di William, Graham, diviso tra la cocaina e storie di sesso con la bionda Christie e l'artista video Martin, che è anche amante di Laura. Chiudono il quadro un criminale da quattro soldi (Mickey Rourke), un portiere voyeur e una dissoluta rockstar in caduta libera.

Nel cast anche Winona Ryder, Billy Bob Thornton, Jon Foster, Amber Heard e Brad Renfro, prematuramente scomparso a causa di un'overdose di eroina il 15 gennaio 2008, poco dopo la fine delle riprese. "Era un attore magnifico con cui lavorare, aveva un grande talento" ricorda Rourke.

La pellicola uscirà in America ad Aprile, ma sta già facendo molto parlare di sé. Se il trailer aveva soddisfatto le aspettative dei critici, la proiezione in anteprima mondiale al Sundance Film festival, ha avuto un riscontro tutt'altro che positivo. "Questo è un film che polarizza le reazioni - ha spiegato il regista Gregor Jordan -. Credo che molte delle opinioni negative siano legate al giudizio sui libri di Bret Easton Ellis, che da sempre provocano forti reazioni. Personalmente non mi dispiace perché sono convinto che anche chi ha veementemente rifiutato il film lo ricorderà".
TGCOM