Immorali Anni ’80
Kim Basinger: «Sesso, droga e denaro. Nel mio film i miti di una generazione»
LOS ANGELES — «Mi accade quasi sempre di scegliere ritratti di donne tormentate, segnate da qualche segreta infelicità e inquietudine. Tutta la mia carriera è stata definita da questi personaggi e l’ultimo non si discosta da essi» dice Kim Basinger. L’attrice sarà presto sugli schermi in The Informers, un film già molto discusso, proiettato in prima mondiale al Sundance, dove ha diviso con aspre reazioni critica e pubblico. Il copione è tratto dai racconti di «Acqua dal sole» di Bret Easton Ellis che spesso ha raccontato la Hollywood degli eccessi. Puntualizza lo scrittore, autore anche della sceneggiatura: «The informers era e resta la mia opera più personale, molto più di Meno di zero o degli yuppies di American Psycho. Andavo e venivo dal mio college nel Vermont a Los Angeles quando ho scritto le storie dei miei amici e dei loro genitori nel libro, poi pubblicato solo nel 1994. Il ruolo di Kim Basinger, Laura, sposata a un mogul di Hollywood, offre il ritratto delle disperazioni e solitudini che si nascondono dietro lo smalto e il lusso di Los Angeles ».Nel cast c’è anche Mickey Rourke, ma la Basinger e il suo partner in Nove settimane e ½ non si sono mai incontrati sul set. Nel film corale ci sono tanti personaggi diversi, collegati dal glamour e dal fango di quegli anni Ottanta (per l’esattezza il film è ambientato nel 1983) che avevano visto i due attori al top del successo. Kim osserva: «Ho creduto nel film anche se la prima lettura del copione mi aveva spaventata per la crudezza dei temi. E gli anni di Reagan nel film diventano quasi una metafora degli eccessi dell’ultimo periodo Bush». Nel film Laura è una donna che si è separata dal marito, per i tanti tradimenti dell’uomo. «Aveva cercato di dare quello che poteva ai figli viziati — spiega la Basinger— Quando accetta il ritorno a casa del marito e prova a ricostruire una famiglia, crede di poter ricominciare. La parabola del matrimonio si conclude male. Altrettanto tragicamente Laura aveva cercato distrazioni con uno dei tanti gigolò che popolano le quinte di Hollywood. Mi aspetto censure, ma ogni scena forte è motivata e considero il film un racconto morale».
Tra le attrici della sua generazione, Kim è la più misteriosa e coraggiosa nella scelta di film complessi. Le ha procurato un Oscar il personaggio della tormentata Lynn Bracken in L.A. Confidential. A dicembre compirà 56 anni e di recente è stata interprete del ruolo di una dolente madre in The door in the floor dal libro di John Irving e in The Burning Plain di Arriaga. «E’ la più brava», osserva Gregor Jordan, il regista di The Informers, che ha voluto nel cast anche Billy Bob Thornton nel ruolo del produttore William Sloan, sposato con Laura e amante di una nevrotica giornalista televisiva, interpretata da Winona Ryder. Brad Renfro, l’attore morto nel 2008 per overdose, ha un ruolo al fianco di Rourke. Jordan ha poi affidato il ritratto di una gioventù senza freni a tanti attori e attrici rampanti, tutti rispondenti agli stilemi dei belli e perduti della letteratura alta e bassa su Hollywood. Bret Easton Ellis si è difeso al Sundance e ripete: «Sono nato a Los Angeles e qui sono ritornato a vivere da diversi anni, con gli occhi della mia età di mezzo, da quarantenne senza innocenza. Per le metropoli privilegiate di ieri è l’ora della resa dei conti, vista la bancarotta morale e finanziaria di tanti che si sono cullati nell’edonismo. Una certa cultura americana (quella secondo la quale avere molto significava sempre non avere abbastanza) sembra essere in via di trasformazione, ma resta eguale a se stessa nelle sue illusioni». Osserva Kim: «Nella Los Angeles piena di persone senza lavoro e di studios che cancellano film e party è arduo condividere il lussuoso disimpegno dei protagonisti di The Informers: denaro, cocaina, limousine, donne che passano le loro giornate nude o a letto con qualcuno, ragazzi che hanno come unico problema prendere il sole a Malibu, vestirsi come modelli e ottenere dalle loro scombinate famiglie le chiavi di una lussuosa penthouse. The Informers è, però e dal mio punto di vista, anche un film sui rapporti genitori/ figli e considero quanto mai attuali i temi dell’ossessione per la bellezza e la giovinezza, di esperienze erotiche che, come in Nove settimane e ½ , girato sempre negli anni Ottanta, non danno né maturità né libertà».
Osserva: «Seguo mia figlia Ireland, anteponendola a ogni impegno. Non mi sono rifiutata di accompagnarla, a esempio, anche alla prima di Twilight. La gioventù di oggi è sì vampiresca per molte cose, ma più critica e consapevole di quella degli anni Ottanta. So quanta verità ci sia nei ritratti di Bret Easton Ellis». Racconta il regista Jordan: «Nel film il personaggio del ragazzo che lavora in un hotel è uno dei tanti esempi di questa realtà: il giovane vive solo di riflesso il mondo che vuole conquistare. La sua moralità è sempre messa a rischio dal desiderio di avere quello che vede intorno. Tutto questo si ripete senza sosta a Los Angeles».
Giovanna Grassi
Dal 6 Maggio 2009 sarà disponibile in Dvd il film interpretato da Kim Basinger e Charlize Theron The Burning Plain