Kim Basinger By Vincent Peters For Lancaster 2007
D: E' più facile posare per un fotografo oggi o nel bel mezzo degli anni '70 quando era una modella professionista?
R: è soprattutto più piacevole, più strano, più interessante. Occorre molto tempo per essere a proprio agio d’avanti un obiettivo. Io ero molto timida, per esempio. Quando ci si conosce meglio si hanno più cose da dare. Oggi non sono più solo un’immagine, non mi accontento di fissare l’obiettivo e di mettermi in posa, ma lascio che riprenda una parte di me stessa. Questo rende le foto più belle, e l’esperienza più fruttuosa.
D: Questo tipo di collaborazione rappresenta una ricreazione rispetto al vostro lavoro di attrice?
R: No, piuttosto il contrario! Sono una mamma single, dirigo la mia casa tutta da sola. Mi impegno ugualmente in numerose opere di beneficenza. Ogni set è per me come una vacanza. Non solo evado da me stessa perché mi immedesimo in qualcun’altra, ma non devo gestire il mio impiego del tempo: ho un contratto, lavoro 12 ore al giorno, ho un alloggio personale dove accendo candele e dove ballo sulla musica che mi piace. È molto disorientante.
D: Cosa cambia dopo i 50 anni?
R: Maturare: questo occupa una vita intera, non accade da un giorno all’altro. Se non ci si dimentica del bambino che è in noi, se ci si prende cura della donna sexy e bella che è in noi, non ci sono motivi per cui questo bambino e questa donna sexy spariscono.
Sono come tutti gli altri: alcune mattine detesto quello che vedo nello specchio. Altre mi sento bene nella mia pelle. Ci sono molto vantaggi ad invecchiare: si è più saggi, ci si guarda meno l’ombelico, si giudicano meno gli altri. E si impara a non ripetere gli stessi errori. Preferisco enormemente la mia vita di oggi rispetto a quella che avevo. Mi sento molto più libera.
D: I segreti per rimanere libera?
R: Ridere, danzare, coltivare la propria personalità smettendo di credere che sia il centro del mondo. Mi dico continuamente: smetti di ascoltarti Kim.
D: Anche la sua carriera d’attrice è particolare. Rimpiange, a volte, il posto dominante che occupa 9 settimane e mezzo?
R: Mai. Come potrei? Devo tutto a questo film. Mi ha liberato sia come donna che come attrice. Quando ho accettato sapevo che dovevo lasciare andare le mie emozioni, i miei capelli, la mia sensualità. Ero spaventata ma sapevo che questo “viaggio” era necessario e mi ha fatto del bene. Anche sul piano della notorietà. Il mio ruolo di bond girl in Mai dire mai mi aveva fatto conoscere al grande pubblico. Ma con 9 settimane e mezzo è stato incredibile, completamente da pazzi ho girato il mondo intero grazie a questo film.
D: Sua figlia Ireland l’ha visto?
R: Non ancora… ma sento che arriverà presto e mi preoccupa molto! (risate). L’altro giorno è capitata mentre navigavo in internet su delle mie vecchie foto un po’ sexy, sicuramente un vecchio servizio fatto per Herb Ritts. Posavo affianco a un poliziotto. Me ne ha parlato per tutto il girono: “Mamma hai flirtato con un poliziotto!”.
D: Ritorniamo alla carriera. Ci sono dei rifiuti famosi, come quello di protagonista di Basic Instinct. Rimpianti?
R: Nessuno. Sono convinta che alcuni ruoli sono destinati ad alcuni attori. Era destino di Sharon Stone di girare Basic Instinct e nessuno avrebbe potuto farlo meglio. E’ poi avevo già fatto 9 settimane e mezzo…
D: E’ vero che stava per dire no a L.A Confidential, il film di Curtis Hanson che le ha fatto vincere l’Oscar?
R: Sì. Ho detto no 4 volte. Avevo appena avuto mia figlia ed ero letteralmente innamorata di lei. Non uscivo più. Anche lasciare la sua stanza era una sofferenza. Ritenevo poco adatto quel periodo per girare i ruolo di una prostituta. È il mio agente che mi ha convinta a leggere la sceneggiatura. Ed è stato uno shock. Erano i migliori dialoghi che leggevo da molto tempo. In tutti i modi non avevo scelta: Curtis sapeva quali attori voleva e non c’era modo di dirgli di no. Prima di firmare il contratto i miei costumi erano già pronti.
D: Lei occupa un posto particolare in questo mestiere. Fugge la mondanità, gira poco. E' a volte spettatrice e attrice dello star system…
R: Un po’ si. Non sono stata mai molto mondana. Se appartenere allo star system è apparire nelle foto dei giornali scandalistici, allora sono felice di esserne più lontana possibile. Più seriamente considero il cinema come una grande famiglia. I nuovi nati attirano tutta la grande attenzione, poi crescono, finiscono per lasciare i media, e un nuovo ciclo comincia. Ho conosciuto tutto ciò. Oggi la mia priorità è mia figlia. Ho scelto i miei film e i miei set in funzione ad ella. ho altre passioni oltre al cinema. E sono molto legata alla mia libertà.
D: A proposito di passioni, sembra che lei adori scrivere. Che titolo darebbe al romanzo della sua vita?
R: Oh! Mio Dio, che domanda difficile. Forse “It won’t get better and a baby wont help”. È il titolo di una canzone country che ho scritto tempo fa. Mi piace molto questo titolo e poi parla alle donne, non trova?
MARIECLAIRE
Q: Is It easier today or in the middle of the 70s when you was a professional model to pose for a photographer ?
A: It's more pleasant, more strange, more interesting. It takes a long time to feel at ease in front of camera. I was very shy, for example. When you know better yourself you have more to give. Today I don't want be just an icon and I don't want just to stare at the camera and to strake a pose, I want that the camera takes a part of myself. This makes the pictures better and the experience more fruitful.
Q: This Type of collaboration is something different new respect your work as an actress.
A: No, the opposite. I'm a single mum I manage my home all alone, I'm occupied in several charities. Every set is for me just like a vacation, I run away from my self and
identify oneself with somebody else. I have manage my time
I have a contract, working 12 hours a day, I have a personal accommodation where I light candles and dance with the music I like. It's very confusing.
Q: What does it change after 50 years?
A: Maturing : this takes a lifetime, does not happen overnight . If you don't forget the child within us , if we take care of sexy and beautiful woman in us , there is no reason why this child and this sexy woman could disappear.
I'm like everyone else: some mornings I hate what I see in the mirror. On other occasions I feel good in my skin . There are a lot of benefits to age: one is wiser, one navel gazes less, one judges less the other people. And you learn to don't repeat the same mistakes . Greatly I prefer my life today than I had. I feel much freer.
Q: The secrets to remain free ?
A: Laughing, dancing , cultivating own personality stopping to believe that it is the center of the world. I say to myself over and over again: stop to listening to Kim
Q: Even your acting career is special . Do you regret, sometimes, the dominant place that 9 1\2 Weeks occupies?
A: Never . How could I? I owe everything to this film. It released both as a woman and as an actress. When I accepted I knew I had to let go my emotions, my hair, my sensuality. I was scared but I knew that this "journey " was necessary and did me good. On the level of notoriety too. My role as Bond girl in Never Say Never Again had introduced me to the general audience. But with 9 1\2 Weeks it was unbelievable, completely crazy, I turned the whole world thanks to this film.
Q: Did ireland have ever seen it?
A: Not yet ... but I feel that this time will come very soon and I'm very worried! Some days ago while I was surfing on the web on my old hot pictures by Herb Ritts. I was straking a pose with a policeman. She spoked me about it for all day.
"Mom, you flirted with a cop! "
Q: Let's go back to your work. There are some famous rejections. Such as the leading role in Basic Instinct. Regrets?
A: None. I am sure that some roles are for some actors
It was the fate of Sharon Stone to play in Basic Instinct and no one could do it better. And then I've already made 9 1\2 Weeks ...
Q: Is it true that you were about to say no to LA Confidential , the Curtis Hanson's movie that gave you an Oscar ?
A:Yes . I said no four times . I had just had my daughter and I was literally in love with her. I didn't go out anymore. Also leaving her room was a pain. I considered unsuitable in that moment to turn the role of a prostitute. My agent convinced me to read the script . And it was a shock . They were the best dialogue I've read for long time. I had no choice. Curtis knew which actors he wanted and there was no way to say no. Before signing the contract my costumes were ready .
Q: You got a special place in this business. You escape worldliness, you make few A:films. You're sometimes both viewer and actress of the star system.
A: Just a little. I've never been very worldly. If belonging to the star system it means to appear on the tabloids , then I'm happy to be far away as possible. I seriously consider the cinema as a big family. The newborns attract all attention then they grow, end up leaving the media, and a new cycle begins. I gained experience of this. Today my priority is my daughter. I choose my films and my sets according to her . I have other passions as well as cinema. And I'm very attached to my freedom .
Q: Speaking of passions , it seems that you adore writing. What title would you give to the novel of your life?
A: Oh ! My God, What a question. Maybe "It won't get better and a baby wont help". It is the title of a country song that I wrote long ago. I really like this title and then it talks to women, is not it?
MARIECLAIRE
Interview for Marieclaire about Lancaster project