" Bella Kim, hai ucciso i nostri sogni "
La bancarotta della star mette sul lastrico un
intero paese in Georgia. un' operazione da venti milioni di dollari
finita con un crac. E scoppia la rissa tra l' attrice e il " New
York Times "
La Basinger aveva comprato in blocco Braselton, dov' e' nata, promettendo
un futuro hollywoodiano ai concittadini
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON . Befana amara per il "New York Times":
la bella attrice Kim Basinger, l' interprete di "Batman" e
innumerevoli altri film, ha ieri chiesto le scuse ufficiali del
giornale per un articolo della scorsa domenica, minacciando querela
in caso contrario. L' articolo riferiva della bancarotta sua e della
sua compagnia, la Braselton Basinger, da lei fondata nell' 89 per
acquistare il suo paesino natale in Georgia, Braselton appunto, di
450 anime, dal nome di una grande famiglia di latifondisti. Un gesto
romantico, la realizzazione dell' American dream, il sogno
americano, che costo' all' attrice, o meglio alla compagnia che la
finanzio' , il fondo pensioni della Ameritech, 20 milioni di
dollari, 32 miliardi di lire. Ma che si sta concludendo molto male:
nel ' 93 Kim Basinger ha dichiarato bancarotta, e l' anno scorso ha
messo il paesino in liquidazione. Il "New York Times" ha preso la
vicenda a esempio della valanga di dissesti abbattutasi sugli Stati
Uniti, 4 milioni e mezzo negli ultimi dieci anni, e Kim Basinger si
e' sentita offesa. Nell' 89, quando l' attrice compro' Braselton,
decaduto dall' antica nobilta' rurale, l' America si commosse. Era
la tipica American story: la ragazza del posto fa fortuna, ritorna
alle origini e la divide coi compagni di un tempo. In una famosa
intervista a "Vanity Fair" la bionda Kim, che e' tanto bella quanto
franca, racconto' della sua dura ma turbinosa giovinezza: "A
Braselton . disse tra l' altro . imparai il sesso orale". Ed
enuncio' il suo piano per un mini miracolo economico: studios
televisivi e cinematografici, alberghi e piscine, negozi. Il
paesino, sperduto nella campagna georgiana, dimenticato da Dio e
dagli uomini . chi non ricorda il film "Un tranquillo weekend di
paura"? . sogno' la stessa celebrita' e ricchezza dell' attrice: s'
immagino' come un' appendice di Hollywood, meta di produttori e di
turisti, di media e finanzieri. Ma fu il sogno di una notte di mezza
estate. Kim Basinger aveva appena cominciato i suoi investimenti che
una casa cinematografica, la Main Line, la querelo' per rottura di
contratto. L' attrice, disse, si era impegnata a interpretare "Boxing
Helena", una macabra storia d' amore (un folle medico amputa l'
amante di tutti gli arti per non perderla, quindi l' abbandona) ma
l' aveva disertata all' ultimo minuto, causandole danni
spropositati. Il processo, che desto' sensazione per gli squarci che
apri' sulla vita privata di Kim Basinger, si concluse nel ' 93 con
un verdetto a favore della Main Line: l' attrice venne condannata a
un risarcimento di oltre 8 milioni di dollari, 13 miliardi di lire.
Senonche' , gli avvocati della vistosa Kim, capito il vento che
tirava, prevenirono il knock out: prima del verdetto la spinsero a
dichiarare la bancarotta sua e della Braselton Basinger Ltd.
Scandalo per Hollywood, ma colpo da maestro per l' attrice. In base
alla legge americana, i bancarottieri godono di enormi protezioni:
il loro patrimonio privato non puo' essere toccato, gli e'
consentito l' appello senza spese e via di seguito. Al processo
emerse che Kim Basinger e' straricca: insieme col marito Alec
Baldwin, il bel tenebroso dello schermo, possiede quattro case,
oggetti d' antiquariato per un miliardo di lire, e spende sui 60
milioni di lire al mese, di cui ben 13 milioni in alimenti per il
primo marito. L' attrice presento' ricorso contro la Main Line e
vinse. Ma la casa cinematografica torno' all' attacco. Di fronte
alle spese processuali . cinque miliardi di lire complessive per le
due parti . i legali hanno consigliato a Kim di liquidare tutto, il
patrimonio privato a la Braselton Basinger. In questo modo, potra'
tenersi i guadagni presenti e futuri. Va notato che l' attrice
riceve 5 miliardi di lire a film. Chi ci e' andato di mezzo e' stato
il paesino di Braselton. Kim ha gia' venduto all' asta la sua banca
per 2 miliardi e mezzo di lire e sta vendendo i latifondi per 13
miliardi. Ha chiuso l' unico negozio e l' unico albergo nuovi da lei
aperti. Molti abitanti rischiano di perdere la casa . il preavviso
e' di soli 30 giorni ., molti altri la loro fonte di sostentamento.
Il meccanico John Kitchens, per esempio, la cui officina si trova in
un edificio di proprieta' di Kim, teme di restare sulla strada.
Persino l' ultima discendente della famiglia Braselton, Anne
Braselton, pensa che dovra' abbandonare il vecchio emporio in
attivita' dal 1876. Kitchens, che teneva la foto dell' attrice in
bella vista, la ha sostituita per protesta con una della modella
Cindy Crawford. Ma continua a essere un fan dell' attrice, corre a
vederne tutti i film: "Non e' colpa sua . ha detto al "New York
Times" . ma di Hollywood. Se potessimo l' aiuteremmo. Il guaio e'
che siamo senza soldi".
7 Gennaio 1995
"Beautiful Kim, you
killed our dreams"
The bankruptc of the star puts an entire town in Georgia on
beggar. an 'operation to twenty million gone bad. And a fight broke
out between the 'actress and the "New York Times"
THE BASINGER HAD BOUGHT
IN BULK BRASELTON, WHERE SHE WAS BORN, PROMISING TO THE CITIZENZ A
FUTURE IN HOLLYWOOD